15 maggio 2020

modello ricorso liquidazione onorari avvocato


- Compenso Avvocato: cosa fare quando il cliente non paga?



TRIBUNALE CIVILE DI ____________________
IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE
RICORSO EX ART. 14 D.LGS. 150/2011

L’ Avv. _______________ (__________________), quale procuratore di sé stesso ed elettivamente domiciliato presso il suo Studio Legale sito in __________ (__) alla via ____________ n.__ (tel. e fax ___________ – email/pec _____________@pec.it)
-Ricorrente-
CONTRO

_______________ (_______________) residente in Via __________, _ _____________ (__) – ______;
-Resistente- 
PREMESSO CHE

  1. l'odierno resistente conferiva mandato, all’Avv. ______________ di procedere presso il Tribunale di _______________, per ____________________; 
  2. In data __.__.20__ l’Avv. ___________ depositava il ricorso presso il Tribunale di ____________ iscritto al numero di rg. ____/20__; 
  3. In data __.__.20__, con decreto veniva fissata l’udienza del __.__.20__ di comparizione delle parti in camera di consiglio; 
  4. L’Avv. ________________ provvedeva a fare copia del ricorso e del decreto e a notificarli, anticipando la somma complessiva di € __,__; 
  5. Seguivano le udienze del __.__.20__, del __.__.20__ e del __.__.20__ alle quali l’Avv. ____________ risultava sempre attivamente presente; 
  6. In data __.__.20__ il Tribunale di _______________ con ordinanza emessa nel fascicolo rg. _____/20__ rigettava il ricorso compensando le spese; 
  7. In data __.__.20__ l’Avv. ______________ provvedeva ad estrarre copia, presso la cancelleria del Tribunale di ____________, dell’ordinanza per uso appello, oltreché ritirare la produzione di parte; 
  8. l'odierno convenuto conferivano nuovamente mandato all’Avv. _____________ per impugnare l’ordinanza sopracitata; 
  9. In data __.__.20__ veniva depositata presso la Corte D’Appello di _________ l’impugnazione notificata, iscritta al numero di rg. __/20__; 
  10. Seguivano le udienze del __.__.20__, del __.__.20__ e dell’__.__.20__ presso le quali l’Avv. ________________ risultava sempre presente, in tale ultima udienza venivano fissati i termini per le conclusioni; 
  11. In data __.__.20__ la Corte d’Appello di _________ emetteva sentenza di accoglimento n. __/20__ con condanna alle spese; 
  12. L’Avv. _____________ ha svolto l’attività professionale demandatagli dagli odierni convenuti nel primo grado davanti al Tribunale di _____________ e di secondo grado presso la Corte D’Appello di ______; 
  13. In data __.__.20__, veniva inviata raccomandata a/r di messa in mora, con richiesta del compenso __________________________; 
  14. Alla messa in mora non seguiva alcun pagamento, si rende perciò necessario procedere con il presente procedimento sommario di cognizione ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 150/2011; 
* * * * * * *

TUTTO CIÒ PREMESSO

considerato e ritenuto, l’Avv. __________________

CHIEDE

che Codesto Ill.mo Tribunale Civile di _________________, in composizione collegiale come previsto dall’art. 14 del Dlgs. 150/2011, Voglia, ai sensi dell’art. 702 bis, comma 3, c.p.c., fissare con decreto l’udienza di comparizione delle parti assegnando ai resistenti un termine per la sua costituzione, e nel contempo 

INVITA

_______________ (____________________) residente in Via _____________, _ ___________ (__) – _____; a costituirsi, ai sensi e nelle forme stabilite dal rito sommario di cognizione, ove non diversamente disposto dall’art. 14 del D.Lgs. 150/2011, nel predetto termine e comunque non oltre dieci giorni prima dell’udienza che verrà fissata, ai sensi dell’art. 702 bis, comma 3, c.p.c., dal Giudice in composizione collegiale e a comparire in detta udienza, con l’avvertimento che la costituzione oltre detto termine implica le decadenze di cui all’art. 38, 167 e 702 bis, comma 4 e 5, c.p.c. e che in caso di mancata costituzione si procederà in sua legittima e dichiaranda contumacia, per ivi sentir accogliere le seguenti 

CONCLUSIONI

Voglia l’Ill.mo Tribunale adito, in composizione collegiale, contrariis reiectis: 

IN VIA PRINCIPALE, accertare e dichiarare che l’Avv. _____________ ha svolto l’attività professionale demandatagli dal sig.__________________, presso il Tribunale di ______________ (nel proc. n. ____/20___ conclusosi con ordinanza del __.__.20__) e presso la Corte D’Appello Di __________ (proc. n. ___/20__ conclusosi con sentenza n. __/20__) e che per l’effetto condanni il convenuto al pagamento della somma di € _______________;

Con vittoria di spese e compensi, oltre rimborso forfettario per spese generali, oltre IVA e CPA come per legge per il presente procedimento

DICHIARAZIONE DI VALORE

Ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 il valore della causa è pari ad € ____________ ed è quindi dovuto un contributo unificato dimezzato pari ad euro ____,00. 

Con tutta osservanza si producono i seguenti documenti: 

  1. copia fascicolo _____/20__ presso il Tribunale di __________; 
  2. Ordinanza del __.__.20__; 
  3. copia ricorso, mandato e decreto notificato; 
  4. copia fascicolo ____/20___ presso la Corte D’Appello di ________; 
  5. mandato; 
  6. sentenza n. ___/20__; 
  7. lettera messa in mora a/r del __.__.20__; 
  8. Comunicazioni all'assistito durante il procedimento; 
__________, lì __.__.20__

Avv. ________________

1 commento:

Avv. Alberto Migliorini ha detto...

La Corte di Cassazione con la sentenza 4240/2020 del 19.02.2020 ha affermato il seguente principio di diritto: “nel caso in cui un avvocato abbia scelto di agire ex art. 28 della l. n. 794 del 1942, come modificato dall’art. 34, comma 16, lett. a), del d.lgs n. 150 del 2011, nei confronti del proprio cliente, proponendo l’azione prevista dall’art. 14 del medesimo d.lgs. n. 150 del 2011 e chiedendo la condanna del cliente al pagamento dei compensi per l’opera prestata in più fasi o gradi del giudizio, la competenza è dell’ufficio giudiziario di merito che ha deciso per ultimo la causa”.
Nel caso di specie riportato nel facsimile riterrei quindi che la competenza sia non del Tribunale, ma della Corte d'Appello.